Filastrocca col cappello

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Il tempo sia quello meteorologico che quello che passa fuggendo ci spinge a vedere ogni cosa da una prospettiva che può cambiare, improvvisamente e senza un vero motivo, come cambia il tempo. Così un momento di tristezza può trasformarsi in un momento di buonumore senza un vero motivo.

 

Filastrocca col cappello

 

C’era un gatto un po’ bislacco,

che sbirciava un passerotto.

C’era un cane secco secco

che leccava un piatto rotto.

C’era un vecchio stralunato

che sbraitava senza fiato.

 

C’era un vispo ragazzino,

Che faceva il burattino.

C’era un brutto farabutto

che voleva fare il dritto.

C’era un tizio col violino

Che faceva un gran casino.

 

C’era questo, c’era quello,

C’era un uomo col cappello,

e c’era pure una signora

che aspettava da mezz’ora,

in quel buio giardinetto

Spento, triste e derelitto. 

 

C’era tutto un mondo andato,

in quel posto abbandonato,

Poi qualcuno vide un cartello:

“Con il sole è tutto bello”

e  s’accese allora l’allegria

della buona compagnia.

 

Il cane scodinzolò al gatto,

Che ammiccò al passerotto,

Che raddolcì il vecchio,

Che ci pensò parecchio,

ma poi il ragazzino

cantò al suono del violino.

 

Il farabutto non fece più il bullo

e l’uomo col cappello

disse buonasera, alla bella signora,

che fece un passo e un altro ancora,

e insieme fecero un balletto,

sotto il sole dell’allegro giardinetto.

 

18 gen. 2020

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